Il Sindaco Berio, a Ottobre, aveva risposto a una nostra interrogazione sul tema EX IRMEL con una serie di affermazioni prive di ogni supporto numerico: ora abbiamo capito perché!
Preoccupati che il Sindaco Berio, nell’ansia di realizzare l’intervento simbolo della sua campagna elettorale, prendesse decisioni affrettate e improvvide sull’operazione IRMEL, a Ottobre, avevano fatto un’interrogazione in merito, all’indirizzo del Sindaco e dei vari Assessori coinvolti, sottolineando una serie di dubbi e di perplessità.
Il rischio era, ed è, quello di imbarcarsi in un’operazione che vincoli molti futuri Bilanci Comunali senza riuscire ad ottenere gli effetti positivi per la Città sognati dal Sindaco.
All’interrogazione aveva risposto il solo Sindaco (e questo è già un sintomo che qualcosa non va) con una serie di affermazioni peraltro non supportate da numeri e con qualche “non ho capito”.
Alleghiamo qui la nostra interrogazione e la risposta del Sindaco.
A questo punto, per vederci chiaro, abbiamo fatto richiesta di accesso agli atti e, dopo oltre 3 mesi e 2 solleciti, ci è stato risposto allegando le due proposte di vendita dei proprietari e precisando inoltre che
“ulteriore documentazione (progetto di massima, piano finanziario, piani di mutuo, piano delle verifiche) non risulta ad oggi acquisita.” (era il 24 Gennaio). Ma dunque di cosa ci ha parlato il Sindaco nella sua risposta?
Evidentemente di sue personali considerazioni istintuali o del parere di suoi consulenti personali. Capiamo dunque perché nessun’altro ha messo il suo nome sotto quel documento.
Il pomeriggio stesso in cui ci è stata inviata la risposta ecco che in Giunta passa una delibera che da l’incarico all’ufficio tecnico di:
a) effettuare verifiche tecniche sulla staticità dell’immobile e sulla possibilità di trasformazione in parcheggio;
b) verificare la congruità del prezzo.
Vi sono stati dunque tre mesi di ignavia, che possono solo aver aumentato il rischio di arrivare al limite della scadenza in condizioni di prendere una decisione affrettata e imprudente, anche perché, sia tecnicamente che politicamente, le verifiche attivate dalla Giunta riteniamo non siano assolutamente sufficienti e ben lontane dalla definizione utilizzata dal Sindaco di una due diligence.
Innanzitutto c’è un tema di valutazione dei rischi di mercato sulla rivendita dei box, che quadrerebbe l’operazione, e uno sulla presunta sostenibilità delle rate del mutuo con i maggiori incassi da parcheggi o in ultima analisi sull’effettivo impatto del mutuo sulle partite correnti dei Bilanci Comunali futuri, partite correnti già oggi, per stessa affermazione di questa Giunta, allo stremo.
Per tacere del tema dell’impatto sulla viabilità dell’area, anche dal punto di vista dell’inquinamento di gas di scarico e sugli effettivi effetti positivi per Omegna della strategia “Omegna porta del Cusio” (affinché non diventi invece “Omegna Parcheggio di Orta”, con turisti che parcheggiamo qui e poi col battello vanno ad Orta).
Inoltre dal punto di vista politico non è pensabile impegnare la Città in un acquisto per un’operazione di tal portata, nella quale includiamo anche la parte collegata del rifacimento dell’intera area a lago, con eliminazione di quasi tutti gli attuali parcheggi, senza condividere progetti e piani con la Cittadinanza, attraverso una loro messa a disposizione e illustrazione e un’assemblea pubblica per recepire le criticità.
Dunque proporremo un Ordine del Giorno che impegni l’Amministrazione a tale iter, omettendo ogni forma di polemica e negatività pregiudiziale nelle premesse e concentrandoci su “un modo di fare” questo eventuale intervento che possa vedere favorevoli anche altre forze in Consiglio.
“Omegna, sul Serio”
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