Luigi Songa, esponente politico storico di una destra Omegnese convinta e persona che a tratti ha fatto l’occhiolino ad atteggiamenti inopportuni, ha tutto il diritto a partecipare alle attività della Pro Loco Omegnese, come fa da molti anni, e anche a candidarsi e divenirne Presidente; questo non vuol dire però che la sua Presidenza sia una buona idea, né che rappresenti un buon segnale per la nostra Città.
Luigi Songa Presidente della Pro-Loco è una pessima idea perché è in ogni caso un personaggio divisivo (talmente divisivo da dividere perfino la destra) mentre per sua natura (ma anche come affermato dallo stesso Songa) la Pro-Loco deve unire le forze della Città sul fronte degli eventi di convivialità, sia in senso sociale che turistico.
A poco gioverebbe una sua dichiarazione di antifascismo e il suo lasciare gli incarichi a livello politico, come richiesto strumentalmente da PD, Sinistra Comune e Indipendenti di Sinistra: se lo facesse (ma non crediamo lo farà) sarebbe sempre un Presidente divisivo … che in più ci prende in giro!
Luigi Songa Presidente della Pro-Loco è inoltre un pessimo segnale perché è sintomo di una Città che avverte forte la “promiscuità” della Pro-Loco con l’attuale Governo Cittadino e per questo sta’ “un passo indietro” lasciando spazio solo a chi con la politica ha massima confidenza e che ne coglie un’opportunità di visibilità, come Luigi Songa.
Non è un segreto infatti che la Pro Loco sia stata, nell’ultimo anno e mezzo, per l’Assessore Berio, ora anche Sindaco, un interlocutore preferenziale e facilitato oltre l’opportuno, con commistioni anche personali, peraltro lecite (vedi noleggio zattera).
Le risorse della società civile sono quindi così tanto allontanate che per far funzionare la Pro -Loco, Berio mette in campo anche il suo leader di riferimento e addetto stampa comunale Augusto Quaretta, anche lui ora nel nuovo consiglio della Pro-Loco.
Lecito ora domandarsi dove finisca il Comune e dove inizi la Pro-Loco e se si debba considerare Songa l’”Assessore alle Feste” della Giunta Berio, che a questo punto conterrebbe tutto e il contrario di tutto.
Una situazione che porta con se due paradossi:
a) il Sindaco Berio, che si rivendica civico, “conquista” la politica e la sua politica schiaccia le motivazioni civiche a partecipare dei cittadini;
b) lo stesso Berio è sostenuto da un Centro Sinistra che prende posizione contro un’elezione (quella di Songa) in cui è facile vedere, se non una regia, almeno una connivenza, fors’anche una complicità, del Sindaco stesso.
Noi queste cose in campagna elettorale le chiamavamo “somma dei voti che diventa la somma dei vuoti”, cosa che si sta’ puntualmente verificando.
Omegna, 12/02/2024
Omegna, sul Serio
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