Mario Cavigioli
(Candidato Sindaco Omegna Sul Serio)
Sono orgoglioso di rappresentare, come Candidato Sindaco, questo gruppo, questo metodo e questo percorso che abbiamo costruito a più mani, trasparenti e rigorosi fino a qui. Lo farò con determinazione e con senso di responsabilità verso quello che abbiamo creato, che è un valore.
L’abbiamo fatto non perché siamo amici dall’infanzia e cointeressati in qualche suddivisione di potere, ma perché abbiamo deciso che siamo compagni di viaggio su un percorso difficile: quello di fare la cosa che ci sembra più giusta anche se non è la più semplice.
Ai cittadini promettiamo una proposta chiara, fatta di progetti concreti e misurabili e una altrettanto chiara squadra di governo coesa e il più possibile anticipatamente dichiarata.
Una proposta per Omegna e non contro il nemico di turno, consuetudine che unisce differenze inconciliabili a volte incapaci di agire insieme per il bene comune.
Siamo pronti e in grado di governare in caso di vittoria, ma non siamo solo una lista elettorale e non ci scioglieremo come neve al sole in caso di non vittoria: ci sono molti giovani e faremo politica per Omegna per tutti e 5 gli anni, anche non avessi nemmeno un Consigliere.
Confermo che, qualora non vincessimo e io fossi comunque eletto Consigliere Comunale, non mi dimetterò e darò continuità al nostro lavoro.
Francesco Pesce
(Coordinatore di Progetto)
Quattro mesi fa abbiamo iniziato un percorso politico con alcune motivazioni di fondo per noi, ma credo per tutti, importanti: la prima era quella di riportare l’attenzione dei cittadini sull’azione amministrativa come una responsabilità di tutti, che si deve esprimere almeno con il voto. Se più della metà degli aventi diritto al voto di una città si astiene, le cosiddette “forze” politiche si dovrebbero interrogare. Non l’hanno fatto, l’abbiamo fatto noi.
Stasera, dopo aver prodotto idee concrete definite in un programma in corso di completamento, dopo esserci confrontati con tutti i maggiori gruppi e partiti di Omegna e con tutti gli esponenti più importanti, oltre che con coloro che sono stati indicati come i candidati di centro destra e centro sinistra, abbiamo preso atto che sia utile per tutti, sia politicamente che eticamente, competere direttamente con un nostro candidato, soli ma non da soli, alle prossime elezioni.
La nostra scelta è stata Mario Cavigioli, uomo di esperienza politica, animatore sociale, inclusivo e attento all’ascolto e al confronto. Con lui si sta formando un fronte ampio, non contro qualcuno bensì per Omegna. Siamo molto soddisfatti del percorso fatto fino a qui, del Gruppo che si è formato e della Candidatura di Mario che ben rappresenta tutto questo.
Negli ultimi giorni, mentre uscivano le prime indiscrezioni su questa nostra linea, in molti dal centro sinistra ci hanno opposto il tema della necessità di essere ”uniti contro le destre”: per noi è un tema che non porta da nessuna parte. L’atteggiamento di essere contro, di fare leva sulla paura, maschera solo la propria inconsistenza nella proposta di una alternativa.
Ci interessa essere uniti per Omegna, per un progetto chiaro, con idee concrete e con una squadra coesa. Siamo certamente ancora aperti a una coalizione più ampia, ma per dare forza a un progetto e a un metodo, non per andare contro qualcuno.
In tal senso Mario è il Candidato Sindaco garante di un fronte più largo, con il suo approccio comunque da sempre civico certamente apprezzabile dalle forze attive della città che guardano al confronto senza pregiudizi e senza retro pensieri di interessi personali di posizione o ruolo.
In nessuno dei casi però per noi devono venir meno la chiarezza, la concretezza e la coesione che si ottengono con precisi progetti nel programma e l’anticipata indicazione degli assessori.
C’è poco tempo, ma se c’è da parte di altri la volontà di costruire con noi, su queste basi possiamo sicuramente ancora parlarne.
(Coordinatore Fed. Terzo Polo Omegna e Cusio)
Riassumo il mio pensiero in questa frase di un signore decisamente conosciuto: "Follia è fare sempre la stessa cosa e aspettarsi risultati diversi".
Da anni ci si interroga sul perché le persone disertino, in maniera sempre più evidente, le varie tornate elettorali, siano essa locali o nazionali. Di tutte le spiegazioni e giustificazioni che ho sentito, però, non vi è mai l'autocritica per aver proposto, come unico piatto sul menù, il solito minestrone riscaldato stile "tutti uniti contro il nemico di turno".
E quindi ecco che al posto di parlare di programmi si parla di alleanze, al posto di metodo e modalità per portare avanti il programma si parla di poltrone e poltroncine, al posto di cambiare noi stessi scarichiamo le colpe sul cittadino che altro non può scegliere tra bianco e nero.
In questo senso credo che Omegna sul Serio possa rappresentare una valida alternativa: il vero modo di distinguersi è fare ciò che gli altri, per paura o comodità, non hanno avuto il coraggio di fare.
Davide Pozzo
(Coordinatore Fed. Terzo Polo VCO)
Il terzo Polo nasce con un chiaro intento liberista e riformista in grado di superare il sovranismo e il populismo che tanti danni hanno prodotto e producono nella gestione della cosa pubblica.
Prova ne è il troppo elevato distacco della comunità dalla politica. Deve caratterizzarsi con un legame ai territori, il rispetto di regole di trasparenza e per un metodo chiaro e limpido di lavoro.
Il metodo adottato da #omegnasulserio è chiaro e coincide con i principi di coinvolgimento in un coordinamento formato dal coordinatore di Azione, da quello di Italia Viva e da un coordinatore terzo super partes.
Sono stati loro il motore dei progetti cittadini, sono stati loro, invitati a gestire le relazioni con tutte le forze politiche e civiche di Omegna, ad individuare la migliore soluzione al fine di realizzare i progetti amministrativi specifici per questo comune.
Chi sceglie i candidati, come sono scelti, come si individua un coordinatore, quali tematiche e progettualità preferire – ci è parso capire – non hanno nulla a che vedere con l’appartenere o essere in possesso di tessere di partito. Allo stesso modo è questo il criterio adottato, abbiamo inteso, per la scelta dei ruoli le cui caratteristiche sono merito e competenze chiare e dimostrabili.
Tutto ciò rispecchia, nel metodo di lavoro fatto proprio dal gruppo #omegnasulserio quelli che sono i principi di lavoro adottati dal cosiddetto #terzopolo che nel VCO hanno trovato concretezza nella decisione di dare vita ad un coordinamento federativo tra Azione e Italia Viva aperta a tutte quelle esperienze politiche e persone che si ritrovano e condividono il progetto di introdurre nella politica atteggiamenti e scelte che tornino ad appassionare quella parte di comunità (ormai sopra il 60%) delusa e stanca che si rifugia nel non voto.
Non vi può essere risultato migliore, in un progetto di questa dimensione, se nelle posizioni apicali siano esse locali o nazionali non vi è un indirizzo e un legame con la volontà dei territori, con la competenza reale e non il frutto di raccomandazioni amicali o della logica partitica della spartizione dei posti in funzione di quanto raccolto in voti da ciascun gruppo componente la lista che alla prova di governo, il più delle volte si traduce in cambi di programma e di scelte con la conseguente entrata in crisi della compagine di maggioranza.
Auspichiamo un ampio e libero dibattito con le forze politiche e civiche dei territori incentrato sui programmi nella ricerca di convergenze possibili. Risulta altresì fondamentale creare nuovi incubatoi di idee e progettualità che siano imbuti di conoscenza capaci di raccogliere dalla comunità le indicazioni necessarie a creare progetti di crescita e sviluppo condivisi e specifici rispetto alle esigenze delle varie anime del nostro meraviglioso paese.
Roberto Grafietti
(Vice-Coordinatore Fed. Terzo Polo VCO)
Capita che stia rivedendo la saga cinematografica “Harry Potter” della scrittrice J.K. Rowling. Nel 6° episodio, intitolato “Harry Potter e il Principe Mezzosangue”, ad un certo punto il direttore della scuola di magia: Albus Silente pronuncia la frase: «…presto verrà il tempo che si dovrà scegliere tra ciò che è giusto e ciò che è facile».
Niente definisce meglio di questa frase la differenza tra “riformismo” e “populismo“ o per restare ad Omegna il risultato di un percorso, iniziato alla fine dello scorso anno, che ha determinato la scelta odierna.
Ciò che è giusto è una scelta impegnativa non facilmente comprensibile nell’immediato e che necessita quindi di un lungo periodo di lavoro costante per far entrare nel DNA di una comunità, da troppo tempo alienata da una politica ripetitiva, inconcludente, fine a se stessa e che ha prodotto sempre più un distacco dal Paese reale con la pericolosa china del non voto che è arrivata a livelli preoccupanti ma di cui nessuno pare voglia metterci rimedio, la capacità di produrre un futuro che non sia il tutto e subito ma che al contrario rischia di non dare alcun futuro aggravandone le problematicità.
Nel nostro caso, questa differenza – tra ciò che è giusto e ciò che è facile – è stata ben interpretata dagli amici di #omegnasulserio che avrebbero potuto percorrere strade (scelta facile) già battute per decenni nella più classica delle giustificazioni: “allearsi ad ogni costo per di non far vincere gli avversari” dove i programmi contano ma in modo relativo tanto che, come successo il più delle volte anche qui ad Omegna, alla prova dei fatti del governo essi sono stati modificati in corso d’opera per accontentare o questo o quello nel balletto delle sedie portando inevitabilmente alle crisi di maggioranza.
L’aver scelto di presentarsi alla prossima tornata elettorale in modo autonomo senza dover subire diktat di alcun genere è una scelta (giusta) faticosa, generosa per chi ne farà parte perché mette in cantiere realisticamente il principio che è proprio del “riformismo” del #terzopolo di introdurre nella politica, cominciando dai paesi e dalle città che compongono il territorio, un metodo di farla con più serietà – non semplicemente per vincere alle elezioni – basato sul merito delle questioni da approfondire proponendone le soluzioni e la capacità, nonché la competenza, di coloro che saranno chiamati a realizzarne le opere prima e non dopo il voto.
Questo approccio condiviso dentro il gruppo corale di #omegnasulserio (che ringraziamo per averci inseriti e averne potuto condividere e discutere i vari passaggi) è quello che ha permesso anche a noi del coordinamento federativo provinciale di approvarne le scelte sia programmatiche nel merito che nel metodo sino a giungere alla decisione di concorrere con propria lista civica autonoma.
E che sia lista civica lo prova il fatto, come deve essere, che in essa vi sono e vi saranno candidati che non necessariamente avranno tessera di Azione o di ItaliaViva. Proprio come nel principio inclusivo del #terzopolo di essere aperto a tutti coloro che condividono e vogliono dare un contributo al progetto riformista affinché abbia a finire la stagione del populismo che tanti guai ha prodotto nel Paese caricandone gli effetti disastrosi sulle spalle delle generazioni che verranno.
Compito nostro è alleviarne il peso.
Omegna, 22/02/2023
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