Durante il Consiglio Comunale “canicolare” di Mercoledì (temperatura improponibile in sala consigliare) abbiamo votato contro le nuove linee guida per la concessione dei campi di calcio di Agrano, Cireggio, Verta e Crusinallo perché, essendo state costruite senza il confronto con le società di calcio (tutte) della Città, comportano un dato peggiorativo certo e un sostanziale grave rischio di fondo.
Il dato peggiorativo certo è il seguente: oggi i quattro campi in oggetto sono gestiti con un contributo di gestione versato dal Comune di € 5.000,00 l’anno cadauno mentre in futuro i bandi prevederanno, non un contributo, ma bensì il pagamento di un affitto di minimo € 1.200,00 cadauno, sempre annue.
Conti alla mano sono € 24.800,00 di risorse certamente in meno verso il sistema calcio cittadino e questo indipendentemente da quali società si aggiudicheranno i campi in futuro.
Inoltre viene richiesto (anche se con un nostro intervento in commissione abbiamo almeno ottenuto fosse facoltativo) di proporre degli investimenti sulle strutture: in una di esse, in una prima stima di un intervento, si parla di € 30.000,00 che ammortizzati nei 5 anni della concessione inciderebbero per altri € 6.000.00 annui (anche qui in commissione con il resto della minoranza abbiamo ottenuto almeno l’allungamento delle concessioni da 4 a 5 anni).
E sarebbero potenzialmente altri € 24.000,00 di aggravio annuo, arrivando così a poco meno di € 50.000,00.
Tenuto poi conto che, fra qualche anno e per stessa ammissione in Consiglio del Sindaco, alla medesima logica verrà assoggettata anche la gestione dello Stadio Liberazione, non è difficile stimare che questa amministrazione possa a regime aggravare il sistema calcio cittadino per una somma di circa € 70-80.000,00 annui.
Ha un bel dire il Sindaco che poi in altra sede si parlerà di contributi, ma quando fa l’esempio che su progetti da € 10.000.00 sarebbe ben contento di metterne come amministrazione € 1.000,00 è evidente come i suoi ragionamenti siano basati sul presupposto che le società abbiano, o possano arrivare, a risorse da sponsorizzazioni e bandi che a nostro giudizio invece non sarà affatto facile ottenere, in una cittadina di provincia come la nostra in cui le sponsorizzazioni sono de facto senza reale ritorno commerciale e tenuto conto che le risorse da bandi sono giustamente riservate a categorie più d’urgenza.
Il rischio concreto è che questi aggravi finiscano dritti ad aumentare le rette dei settori giovanili a carico delle famiglie; l’ulteriore rischio è che, non standoci comunque dentro coi conti con un utilizzo sportivo giovanile, alcune strutture vengano sempre più utilizzate come strumenti di “impresa sportiva” (noleggio privatistico) invece che a scopo sociale o addirittura non trovino gestori disposti a occuparsene.
Crediamo che la scelta di questa amministrazione di scapicollarsi con urgenza verso questa affrettata soluzione segni inoltre un preoccupante precedente di metodo che potrebbe costare molto caro allo Sport Omegnese tutto, che rischia di diventare sempre più solo “per chi può permetterselo”; e questo coinvolgendo in futuro anche chi non è direttamente coinvolto in questa specifica vicenda, del Calcio e di altri Sport.
Mario Cavigioli
Consigliere Comunale per “Omegna sul Serio”
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